FOTO: Disney I contenuti di “bene” e “male” la Disney non li preferisce mai alla loro forma, perché è con quest’ultima che incanta il suo pubblico di grandi. E chi scrive non ne è affatto piccato: ai bambini Disney ha dedicato un intero canale di cartoni animati a fargli da balia, mentre ai genitori spettano ben camuffate in larga scala opere d’impegno e piene di interrogativi (inutili per le gracili coscienze d’infanti). La lunga strada per crescerli è pur sempre lastricata di racconti (d’obbligo per gracili coscienze adulte). Maleficent, di Robert Stromberg (2014) rientra dunque per Disney in una ben determinata scelta per grandi. Come dare il ruolo della strega nera del film a quella altrettanto nera di Hollywood, Angelina Jolie, che nella battuta: “I hate children” fuga ogni dubbio, su una personalità filmica che con i bambini si può ben poco associare. Ciò motivato da ragioni puramente formali, poiché il solo guardarla ammalia, infrange le regole etiche della scelta, sc
Non è un miracolo? Buio intorno e la luce al centro sulle storie della tua vita. Più che vita.