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Visualizzazione dei post da settembre 1, 2013

"Inside: Pascal Edelmann...Intimo Europeo" - mit deutscher Fassung - (22.02.2011)

Locandina del Film  "Inside" incontra Pascal Edelmann, responsabile dell'ufficio stampa dell'EFA - European Film Academy, nonché addetto (per la stessa) alle pubbliche relazioni. Ho conosciuto Pascal tanti anni fa, quando Il Giornale mi accreditò alla cerimonia di consegna dell'EFA, questo oscar (una donna però) del cinema europeo, il cui presidente è Wim Wenders. La consegna avviene tutti gli anni in dicembre o a Berlino - sede dell'Academy - o in un'altra capitale europea. Pascal Edelmann è coautore insieme a Peter Cowie di un libro sul cinema: "Projections + The European Film Academy - Twenty Years Of European Cinema" (Ed. FF - Faber And Faber, 2007). Sempre cordiale con me per telefono, al mio terzo Gala, decisi di osare e gli scrissi perché volevo portare a tutti i costi alla cerimonia il mio compagno di allora. Inviai una lettera al suo ufficio berlinese, scritta con naturalezza, ma non l'avevo mai visto di

"Carnage - tritato del politicamente corretto" (21.09.2011)

Locandina del Film  "Ho visto la tua amica Jane Fonda in televisione e ho avuto voglia di comprarmi il calendario del Ku Klux Klan." Parole di Alan Cowan... pardon... Roman Polanski, vero MASSACRATORE in grado di farci amare i cinici disillusi, reietti e arrivisti ma meno viscidi e repellenti dei giusti a tutti i costi, degli equi a ogni modo, di quei santi che istintivamente metteremmo al rogo (prima che appicchino loro il fuoco sotto la pira di un altro incolpevole). Insomma il massacro al radical chic. TRES CHIC! Carnage, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ha messo d'accordo critica e pubblico ma poi ha vinto "Faust" di A. Sakurov. Amare questo film è facile, tanto quanto amare Kate Winslet e Christoph Waltz nel ruolo di potenti uppers e genitori acritici - sempre più di parte - di un ragazzino "psicopatico", che spacca bocca e denti al figlio "innocente" di Jodie Foster e John C. Reilly, grandiosi piccolo

"Bello? Al Cinema, No Grazie!" (12.12.2011)

Locandina del film  Il mutare dei tempi e dei modelli precorre con Hollywood, sempre artificiale nei passaggi, ma puntuale. E qualche volta improvvisamente - strano a dirsi - non sfiora la realtà prima di portarci alle vette dell'INCREDIBILE, ma centra il VERO aprendosi inequivocabile al quotidiano, osservando la gente comune, innamorandoci. Così da intrattenimento per chi il banale del quotidiano vuole evaderlo, il cinema finisce per portarci a ciò da cui veniamo prima di valicare le pesanti tende di velluto della sala. E ci lascia ebbri e contenti di normalità. Due commedie sono uscite piuttosto in sordina in questo 2011 con attrici molto particolari: "Bridesmaids" di Paul Feig, con Kirsten Wiig e "Bad Teacher" di Jake Kasdan con Cameron Diaz. Eroine, piuttosto in linea l'una con l'altra: belle, sboccate, irriverenti, egoiste e un po' stronze se pur a differenti temperature. E fin qui nulla di straord

"Revolutionary Road... La strada dei sogni infranti" (02. 07. 2010)

Scena del film  Dicevo: mai, mai e mai un mio Blog su Leonardo DiCaprio! Invece never say never again (titolo anche di uno 007 del1983)... Il film in questione è Revolutionary Road (2008) di Sam Mendes ( American Beauty ) che a proposito di James Bond, ne porterà uno nel 2011 sugli schermi ("Bond 23" - ovvero Skyfall uscito poi nel 2012 - Rumors lo danno anche per Bond 24 e 25 ).  Leonardo DiCaprio è Kate Winslet sono una coppia degli anni '50. Lei è un'attrice mancata, lui - perso nel mito dell' AMERICAN FAMILY - è un marito (quasi) di tutto riguardo e per questo non accetta l'infelicità della moglie: atavica, cronica e disperata. Lei, che voleva fare l'attrice recita il ruolo di moglie devota e innamorata, davanti all'unico pubblico che le resta: marito e figli. Fantasticando - tra una crisi di rigetto e l'altra - su una nuova vita, tutti insieme, altrove, a Parigi. Dove a lavorare sarà solo lei, mentre lui si riprenderà d

"Dittatura e Cinema - Mussolini, Hitler e il Cinema Come Strumento Bellico per la Coscienza" (22.03.2013)

Fin troppo ambizioso era il piano politico di Mussolini e Hitler per rinunciare proprio all’arte come arma, non contro i nemici, ma verso i propri connazionali. La nascita della nuova Italia per il Duce e della nuova Germania ariana per Hitler avrebbe dovuto prima di tutto fare i conti con le coscienze dei due popoli, considerati gli impulsi caustici e repressivi alla base di entrambe le ideologie. Senza il popolo dalla loro parte, che speranze di riuscire avrebbero mai potuto avere i due dittatori? Il popolo stabilisce chi deve governare e da ciò dipende la durata di un governo, anche se autarchia, anche se per questo ha predisposto tutti gli strumenti di violenza più idonei per far sì che non s’incuneino nel medesimo processo autarchico impedimenti di sorta. Il popolo può ribellarsi e rovesciare anche il governo più potente. E a parte ciò, un complice volontario rende il processo politico più interessante agli occhi del dittatore, perché lo avalla, alimentando la dinamo dell’i