Locandina del Film |
"Ho visto la tua amica Jane Fonda in
televisione e ho avuto voglia di comprarmi il calendario del Ku Klux
Klan." Parole di Alan Cowan... pardon... Roman Polanski, vero MASSACRATORE
in grado di farci amare i cinici disillusi, reietti e arrivisti ma meno viscidi
e repellenti dei giusti a tutti i costi, degli equi a ogni modo, di quei santi
che istintivamente metteremmo al rogo (prima che appicchino loro il fuoco sotto
la pira di un altro incolpevole). Insomma il massacro al radical chic. TRES
CHIC! Carnage, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ha messo d'accordo
critica e pubblico ma poi ha vinto "Faust" di A. Sakurov. Amare
questo film è facile, tanto quanto amare Kate Winslet e Christoph Waltz nel
ruolo di potenti uppers e genitori acritici - sempre più di parte - di un
ragazzino "psicopatico", che spacca bocca e denti al figlio
"innocente" di Jodie Foster e John C. Reilly, grandiosi piccolo
borghesi assetati di riscatto e convulsi inquisitori. Una lotta che degenera in
guerra tra ceti e culture, pronte poi a perdersi in un bicchier d'acqua, quando
emergono i reciproci rancori matrimoniali e annosi sessismi. La piece teatrale
di Yasmina Reza (Il Dio Del Massacro, Adelphi 2011 pp.91) da cui è tratta la
sceneggiatura di Carnage, non poteva che approdare a Polanski, maestro nel
togliere forza agli ideali imbrattandoli con la pece.
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