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"Carnage - tritato del politicamente corretto" (21.09.2011)

Locandina del Film 


"Ho visto la tua amica Jane Fonda in televisione e ho avuto voglia di comprarmi il calendario del Ku Klux Klan." Parole di Alan Cowan... pardon... Roman Polanski, vero MASSACRATORE in grado di farci amare i cinici disillusi, reietti e arrivisti ma meno viscidi e repellenti dei giusti a tutti i costi, degli equi a ogni modo, di quei santi che istintivamente metteremmo al rogo (prima che appicchino loro il fuoco sotto la pira di un altro incolpevole). Insomma il massacro al radical chic. TRES CHIC! Carnage, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ha messo d'accordo critica e pubblico ma poi ha vinto "Faust" di A. Sakurov. Amare questo film è facile, tanto quanto amare Kate Winslet e Christoph Waltz nel ruolo di potenti uppers e genitori acritici - sempre più di parte - di un ragazzino "psicopatico", che spacca bocca e denti al figlio "innocente" di Jodie Foster e John C. Reilly, grandiosi piccolo borghesi assetati di riscatto e convulsi inquisitori. Una lotta che degenera in guerra tra ceti e culture, pronte poi a perdersi in un bicchier d'acqua, quando emergono i reciproci rancori matrimoniali e annosi sessismi. La piece teatrale di Yasmina Reza (Il Dio Del Massacro, Adelphi 2011 pp.91) da cui è tratta la sceneggiatura di Carnage, non poteva che approdare a Polanski, maestro nel togliere forza agli ideali imbrattandoli con la pece. 

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