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PANDEMIE - Adolph Zukor-Paramount con la Spagnola fece soldi a palate


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"L'Amico ritrovato... Ma anche il Film" (19.06.2011)

Fred Uhlman (1901 - 1985) scrisse a proposito del suo capolavoro letterario “Der Wiedergefundene Freund” (“L’Amico Ritrovato”): “si può vivere di un solo libro” e se ciò è vero, la stessa cosa si può sostenere per l’omonimo film diretto da Jerry Schatzberg (1989), che di libri sempre di Uhlman ne riassume altri due - “Un’anima non vile" e “Niente resurrezioni per favore” raccolti ne “La trilogia del ritorno” (Editrice Guanda pagg. 224, 14 euro - 2006) - ma che di film altrettanto belli non ne ha più girati. Il DVD è introvabile, l’ho ordinato mesi or sono presso due negozi italiani, ma non sono riusciti a reperirlo. Anche qui in Germania, stranamente considerato che il film è stato prodotto proprio in questo paese e con capitali berlinesi. Poi ho ritrovato in un mio vecchio scatolone il vhs del film, registrato dalla televisione nel 1991. Un film che ho amato come il libro, perché questa storia bussò al mio cuore al momento giusto, quasi per una coincidenza, quand...

67° Festival di Berlino Ospite di Vincenzo Maddaloni

Ospite di Vincenzo Maddaloni Un onore essere ospite nel Blog di un grande giornalista italiano, Vincenzo Maddaloni  che ha corrisposto dalla ex Unione Sovietica e dal Medio Oriente, regalando all'informazione italiana e al nostro giornalismo pietre miliari. Con Maddaloni l'intervista mia a Angelo Acerbi  per "Il Deutsch-Italia" nell'orizzonte del 67° Festival di Berlino. Foto: Angelo Acerbi 

68. Berlinale - Un Bilancio alla fine dell'era Kosslick (da RS - Ricerche Storiche)

È sempre emozionale l’esperienza della Berlinale (15 - 25 febbraio 2018 scorsi) che del cinema sonda l’inatteso, lo sperimentale per lasciare il gossip a Venezia e a Cannes. Per questo ha vinto la 68° edizione del Festival di Berlino (15 - 25 Febbraio 2018) la rumena Adina Pintilie con Touch Me Not   che è un viaggio tra emozioni, appunto, ma in formato ambulatoriale con interviste e confronti tra persone che non sopportano il contatto fisico e dunque restano incapaci di rapporti amorosi. Le ambientazioni sono bianche, asettiche, nude come i corpi di quest’odissea umana in terapia per trovare una via e imparare a sopportare e a godere nel contatto fisico. Non sappiamo se il film troverà distribuzione in Italia, tuttavia resta un cinema di nicchia, che nemmeno l’Orso d’Oro potrà rendere adatto a più ampie platee o più digeribile a chi ama il cinema d’intrattenimento. In più Touch Me Not   non porta con sé grandi novità da vincitore di questo concorso, perché il film che tr...